Avrebbe continuato a comandare dal carcere di Rebibbia, non solo con lettere e pizzini, ma anche sfruttando le videochiamate con la sua famiglia, che sarebbero diventate dei summit mafiosi. Ma Salvatore Sorrentino, che secondo gli inquirenti sarebbe stato a capo del clan del Villaggio Santa Rosalia, avrebbe pure fatto affari importando droga dalla Calabria e fiori […]