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di mondopalermo.it - 2 anni fa
Il Presidente della Corte di Appello di Palermo nella sua “Relazione sull’amministrazione della giustizia nell’anno 2023”, dopo aver segnalato il trend di crescita delle somme liquidate per il ricorso al patrocinio a spese dello Stato, ha correttamente evidenziato che “sull’incremento della spesa incida in modo significativo la forte crisi economica che affligge, soprattutto dopo la pandemia, le aree che fanno parte del distretto con conseguente crescita delle sacche di povertà e di una maggiore difficoltà di accesso alla giurisdizione che, invece, deve essere sempre assicurato in attuazione dei principi costituzionali”.Non si può, invece, condividere il passaggio successivo della relazione dove si afferma la necessità di vigilare “per evitare possibili distorsioni applicative del tutto estranee alla funzione dell’istituto, che finiscano per trasformarlo da nobile e insostituibile strumento di garanzia in anomala forma di sostegno del reddito di una parte del Foro”. Non e’ la prima volta che il Presidente della Corte di Appello di Palermo esprime questa sua personalissima valutazione (analoga affermazione è contenuta nelle relazioni dal 2018 in poi): tuttavia, il fatto di riproporla ogni anno non la rende meno inopportuna e sbagliata.É inopportuna perché eventuali abusi vanno individuati e segnalati da coloro che hanno gli strumenti per farlo: si tratta, al più, di casi isolati imputabili a condotte individuali e non ad “una parte del Foro”.É sbagliata perché non tiene conto che, come emerge dalla stessa relazione, i volumi si sono ridotti nel settore civile, mentre crescono nel settore penale, dove i cittadini non hanno alcun potere di impulso, difendendendosi dalle accuse mosse dal PM, e dove, peraltro, l’ammissione all’Istituto e’ disposta propria dall’autorità Giudiziaria. La realtà, come correttamente si evidenzia nella stessa relazione, è che l’accesso questo fondamentale Istituto di garanzia PER I CITTADINI NON PER GLI AVVOCATI cresce in modo inversamente proporzionale alle capacità reddituali e patrimoniali del territorio. Se poi quel territorio ha delle specificità tutte sue (ad esempio, una forte presenza di extracomunitari) si comprendono i motivi dell’ampiezza della platea dei beneficiari senza fare ricorso a ingenerose dietrologie.

Disclaimer - Il post dal titolo: «Comunicato UAS su gratuito patrocinio è apparso 2 anni fa sul quotidiano online mondopalermo.it».
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