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di mondopalermo.it - 5 mesi fa
Cosa aspettarsi adesso dal Palermo in questa altalenante stagione con più ombre che luci, ma con ancora la possibilità, seppur molto difficile, di raddrizzarla.
Le aspettative a inizio campionato
Una stagione pensata per le più rosee aspettative, con l’obiettivo della promozione in Serie A, ma rivelatasi, per ora, ampiamente deludente con risultati discontinui e non all’altezza, nonostante l’importante mercato estivo svolto, spendendo più di tutti in Serie B. Una vera e propria rivoluzione sia in entrata che in uscita, che ha visto arrivare ben tredici nuovi calciatori ,senza vendere nessun pezzo pregiato, con un mix di acquisti, giovani e di esperienza, di livello e categoria superiori, proprio per puntare alla massima competizione.
Non è servito granché alla luce dei risultati, in gran parte negativi, del girone d’andata. Ritrovarsi ai primi di gennaio nei bassifondi della classifica, invece di lottare per il podio, non ha fatto certo piacere al City Football Group, che rimboccandosi le maniche e aprendo di nuovo il portafoglio, ha condotto un ulteriore piano di rafforzamento, nella sessione invernale, di alto livello per ribadire la volontà della proprietà di puntare ai play-off, anche analizzando le statistiche dei bookmakers, come le scommesse Sportive Online su Betway, i risultati aspettati da parte del Palermo erano diversi, e lo sono tutt’ora.
Arrivi e partenze
Tre giocatori provenienti dalla massima serie, un portiere, un difensore e un attaccante per alzare la competitività della rosa del mister Alessio Dionisi. Emil Audero in prestito dal Como, Giangiacomo Magnani a titolo definitivo dal Verona e il fiore all’occhiello Joel Pohjanpalo dal Venezia. Una metà gennaio, che ancora prima di questi acquisti, si preannunciava un minimo serena e fiduciosa, con le due vittorie consecutive in casa contro Modena (2-0) e Juve Stabia (1-0) che avevano rasserenato un poco la piazza e il club, e fatto fare un bel balzo in avanti sino al quinto posto alla compagine siciliana, reinserendola nelle nobili posizioni per i play-off.
Anche la cacciata del vecchio direttore sportivo Morgan De Sanctis, il primo a pagare le deludenti prestazioni della squadra insieme all’International Scout Giulio Migliaccio, e l’entrata del nuovo ds Carlo Osti, lasciavano presagire che qualcosa stesse cambiando in positivo. Niente di tutto ciò, con le successive sconfitte contro Reggiana (2-1) e Pisa (1-2) e l’ultimo pareggio beffa con lo Spezia (2-2). Certo, in tre di queste partite ha comunque affrontato la seconda (Pisa) e la terza (Spezia) della classe, dove si è riusciti a strappare perlomeno un punto, dal sapore amarissimo, con lo Spezia, ma non basta e non può bastare dopo le ingenti spese nelle due sessioni di calcio mercato.
Gli obiettivi
La sensazione che traspare è che non si può più sbagliare a partire dalla prossima sfida al Renzo Barbera contro il Mantova sestultimo. Non tanto per una classifica veramente ristretta ed omogenea, tralasciando il campionato a parte delle prime tre distaccate, che permetterebbe in caso di vittorie di ritrovarsi lì su a ridosso delle big, ma in caso di sconfitte di ritrovarsi nuovamente li sotto, piuttosto per dare e darsi risposte e certezze.
A cominciare dall’allenatore, confermato dalla società almeno fino a domenica prossima per il match Palermo – Mantova delle ore 15. Non confermato invece dalla tifoseria. Per la piazza è tornato prepotentemente in bilico, soprattutto nel web e nei social con l’hashtag “#Dionisiout”, dopo il pareggio beffa nell’ultima partita in casa dello Spezia. Un punto che sa di sconfitta e che ha riacceso le polemiche intorno al tecnico di Abbadia San Salvatore. Polemiche sollevate non solo per la prestazione, ma soprattutto per le dichiarazioni nel post-partita in conferenza stampa, che confermano la mediocre confusione che da inizio stagione flagella la squadra rosanero “Difficile da spiegare. Essere passati immediatamente in vantaggio, ci ha fatto fare una partita più difensiva di quello che avremmo voluto”.
Parole che avvicinano sempre più il Palermo ad un limbo di mediocrità stagnante, che i tifosi non possono e non vogliono accettare.
Dionisi è consapevole di essere sotto esame per la società, almeno sino alla conclusione della 26° giornata, ma soprattutto sa di essere oramai inviso a gran parte dei sostenitori palermitani. Il destino del tecnico toscano, come da legge per il calcio, dipenderà dai prossimi risultati, in caso di sconfitta già da domenica prossima si potrà percepire qualcosa. Solo un netto e decisivo cambio di rotta potrà riappacificare la tifoseria con il mister, e confermarlo sulla panchina siciliana, da parte della proprietà.
Il tempo e le possibilità per i play-off ancora ci sono, ma da domenica prossima non si può sbagliare, perché non erano certo questi i piani di rilancio internazionale del club del City Football Group.
Disclaimer - Il post dal titolo: «Palermo calcio: cosa aspettarsi da questa stagione? è apparso 5 mesi fa sul quotidiano online mondopalermo.it».
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